“Per essersi distinti nelle azioni di contrasto al fenomeno delle corse clandestine di cavalli nella città di Messina”. È questo la scritta che riportano le due targhe consegnate lunedì 19 dicembre al Cineforum di Castell’Umberto ai rappresentati
di Carabinieri e Polizia della Provincia di Messina. A ritirare il riconoscimento per i Carabinieri il Maggiore Piero Vinci Comandante reparto Operativo Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Messina che ha condotto l’operazione Piste di Sabbia e il Capitano David Pirrera Comandante della Compagnia di sant’Agata di Militello. Per la Questura di Messina il premio è stato ritirato dal Commissario Capo Giuliano Bruno, Dirigente del Commissariato di Polizia di Capo d’Orlando.
A consegnare le targhe i rappresentati del Circolo di Legambiente Nebrodi, dell’Osservatorio Regionale Ambiente e Legalità di Legambiente Sicilia e dell’Osservatorio nazionale Zoomafia della LAV (Lega antivivisezione) che insieme all’Associazione CESAS – Centro Scientifico per l’Ambiente e la Sicurezza , hanno organizzato il convegno sul tema “LA PISTA DI SABBIA. Gli affari delle zoomafie, i maltrattamenti e il recupero dei cavalli impiegati nelle corse clandestine” al quale ha partecipato una rappresentanza dell’Istituto professionale per l’Agricoltura di capo d’Orlando e dell’Istituto Comprensivo di Castell’Umberto.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività di sensibilizzazione a seguito del sequestro di due cavalli “salvati” dalla pratica delle corse clandestine a Messina ai quali è stato dato ampio risalto dalla trasmissione Striscia la Notizia. L’Osservatorio Regionale Ambiente e Legalità di Legambiente Sicilia, il Circolo di Legambiente Nebordi, il Comune di Castell’Umberto affidatario degli animali e l’Associazione CESAS Onlus stanno portando avanti un programma per la loro riabilitazione e rieducazione. Dopo i saluti dei Consiglieri Comunali Manuel Manera e Antonino Merlina, nel corso del convegno sono intervenuti il dott. Tiziano Granata Responsabile Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente Sicilia che oltre a sottolineare il disinteresse degli Amministratori della Città di Messina che nulla fanno per contrastare il fenomeno, ha illustrato l’idea progettuale di realizzare con i fondi PON Sicurezza il primo Centro di recupero e riabilitazione dei cavalli provenienti dalle corse clandestine.
È poi toccato al criminologo dott. Ciro Troiano autore dell’annuale rapporto zoomafia della Lav e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia analizzare il fenomeno delle corse clandestine di cavalli evidenziando come il 90 % delle corse clandestine nel 2010 sono state bloccate proprio in Sicilia. Di elevato valore scientifico e formativo gli interventi della sessione scientifica del convegno. La dott. ssa Marilena Manera Medico veterinario dell’Associazione CESAS Onlus e dottoranda presso la facoltà di veterinaria dell’Università di Messina ha spiegato il programma di recupero adottato per i due cavalli e i rischi del doping legati anche al consumo di carne di cavallo proveniente da macellazione clandestina. A seguire le relazioni della Prof.ssa Ester Fazio della Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina e del Dott. Matteo Allone dell’ASP 5 di Messina. Legambiente e Lav hanno voluto consegnare anche un premio speciale per l’impegno di
volontariato che hanno prestato le veterinarie la dott.ssa Marilena Manera ed Elena Mangano che seguono le condizioni di salute dei due cavalli sequestrati e i due esperti di cavalli Dario Bongiorno e Santo Faranda entrambi di Sinagra che curano la parte della rieducazione comportamentale.
A concludere è stato Salvatore Granata, del direttivo di Legambiente Sicilia che ha sottolineato l’importanza di fornire strumenti alle forze dell’Ordine e della collaborazione che è nata tra Associazioni Ambientaliste ed Animaliste, Forze dell’Ordine ed Enti pubblici per contribuire a sensibilizzazione e contrastare il fenomeno delle corse clandestine.