Assolta per insussistenza del fatto una 45enne di Capo d’Orlando finita a giudizio per truffa aggravata poiché accusata di aver simulato la propria cecità totale per ottenere la pensione d’invalidità dell’Inps.
Le imputazioni a carico della donna, difesa in giudizio dall’avvocato Salvatore Giovanni Lo Cicero, si riferivano ad un’indagine condotta dai Carabinieri della stazione di Fitalia che nel 2018 sfociarono nella denuncia di tre persone ed al sequestro di beni per complessivi 200 mila euro.
I tre furono quindi accusati di essere presunti falsi ciechi poiché gli inquirenti ne documentarono lo svolgimento in autonomia di normali attività quotidiane che escludevano, secondo le ipotesi accusative, i deficit visivo dichiarati ai fini dell’ottenimento dell’indennità.
In giudizio, il difensore della 45enne orlandina (nella foto) ha invece documentato la sussistenza di patologie gravi a carico della donna che ne hanno determinato lo stato di cecità riconosciuto ai fini dell’invalidità civile.
A processo era finito anche un 68enne di Tortorici, deceduto a dibattimento in corso, rappresentato dagli avvocati Luisa Foraci e Sebastiano Gentile, mentre un terzo imputato, originario di San Marco d’Alunzio, era già stato assolto col rito abbreviato.
Il giudice del Tribunale di Patti, Giovanna Ceccon, ha quindi disposto il dissequestro e la restituzione agli aventi diritto di quanto precedentemente sequestrato, indicando in novanta giorni il termine per le motivazioni.