Lo scorso 18 settembre il giudice civile del Tribunale di Patti ha stabilito che il Comune di Capo d’Orlando non dovrà pagare un decreto ingiuntivo di quasi tre milioni di euro che le società Eni SpA, Edison Energia SpA, Multiecoplast Srl e Gilma Srl avevano ceduto a Banca Farmafactoring .
Integralmente accolta la tesi difensiva del Comune orlandino rappresentato dall’avvocato Giuseppe Di Blasi del foro di Patti e, per l’effetto, revocato il decreto ingiuntivo recapitato al comune paladino nel 2019.
Con atto di citazione regolarmente notificato, il Comune di Capo d’Orlando ha proposto opposizione al decreto ingiuntivo n. 436/19 emesso dal Tribunale di Patti con cui gli veniva ingiunto il pagamento, in favore di Banca Farma Factoring s.p.a., di € 2.959.171,63 oltre interessi e spese del procedimento.
Il Comune ha eccepito l’incompetenza per litispendenza, la carenza di legittimazione attiva di BFF per mancata prova dell’intervenuta cessione dei crediti di Eni Gas e Luce, Multiecoplast srl e Gilma srl ed infine la mancanza dei requisiti per l’emissione del decreto ingiuntivo stante la mancata stipulazione in forma scritta dei contratti con le cedenti.
Banca Farma Factoring s.p.a. – costituitasi in giudizio con l’assistenza dell’avvocato Monica Fazio –contestava tutte le eccezioni di parte attrice, e chiedeva la concessione della provvisoria esecuzione parziale del decreto opposto.
All’esito del procedimento però, il Tribunale di Patti aderendo integralmente alla tesi difensiva argomentata dall’avv. Di Blasi ha ritenuto che parte opposta non aveva fornito adeguata prova del proprio credito poiché non aveva fornito prova documentale dei contratti redatti, per iscritto ed in modo contestuale oltre che con relativo impegno di spesa, tra l’opponente e Eni Gas e Luce, Edison Energia e le società Multiecoplast srl e Gilma srl. e, pertanto, definitivamente pronunciandosi sulla vicenda ha revocato il decreto ingiuntivo opposto di quasi 3 milioni di euro che quindi il Comune di Capo d’Orlando non dovrà più pagare.
Banca Farma Factoring s.p.a. è stata inoltre condannata a pagare al Comune le spese di lite.
Un respiro di sollievo, dunque, per il Comune e tutti i contribuenti orlandini su una vicenda che, se avesse avuto un diverso esito, avrebbe certamente impattato gravemente sulle casse comunali.