Un fine settimana da incubo per la nuova emergenza idrica che ha interessato tutta Messina. Due diversi problemi hanno di fatto lasciato l’intera città con i rubinetti a secco.
Alla già nota fragilità della rete idrica cittadina si è sommato il guasto causato da un fulmine che ha mandato in tilt il sistema di adduzione dell’acqua che dal canale Bufardo porta alla “stazione” di Torrerossa e quindi alla condotta di 70 km che porta l’acqua in città Messina. Ma già sabato mattina era emerso un primo problema. Una riparazione urgente da eseguire nella zona centro della città comporta la riduzione idrica nell’area tra viale Boccetta e pizza Castronovo.
Sabato pomeriggio alle 16, un temporale si abbatte sulla zona di Fiumefreddo di Sicilia e Piedimonte e un fulmine centra la cabina elettrica che alimenta il sistema di adduzione dell’acqua che dal canale Bufardo porta alla “stazione” di Torrerossa e quindi alla condotta di 70 km che porta l’acqua in città. L’Enel corre ai ripari. Il guasto viene riparato ma per rimettere in moto le moto le pompe ci vuole tempo. Una domenica al cardiopalma per capire se oggi sarebbe stato possibile anche il rientro a scuola dei ragazzi. Ma complice la chiusura degli istituti il sabato, i serbatori dei plessi sono pieni. Resta il problema della distribuzione in città.
La riattivazione di tre pompe su cinque consente di inviare a Messina 750 litri al secondo, contro i 900 circa della normalità. Arriva acqua nella zona sud già nel pomeriggio. Dalle 18 anche l’area fino a viale Europa e in serata verso nord. Le zone collinari e i villaggi sono gli ultimi della catena di distribuzione. L’acqua arriva a metà della mattinata di oggi.