Si trova al carcere di Gazzi un 32enne che lo scorso 26 maggio avrebbe bloccato un portalettere in via Salita Petraro, a Ganzirri.
Il malvivente gli avrebbe puntato un coltello alla gola, minacciando il postino che, se non gli avesse dato lo scooter, gli avrebbe tagliato la gola. L’uomo, che adesso si trova al carcere di Gazzi, è accusato di tutta una serie di reati come rapina, lesioni personali, detenzione di un’arma da taglio, interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale, falsa attestazione dell’identità personale. È stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla giudice per le indagini preliminari Claudia Misale.
Come ricostruito dagli agenti, il 26 maggio scorso, poco prima delle 14, un dipendente di Poste italiane con la mansione di portalettere ha contattato il numero unico di pronto intervento 112 denunciando di essere stato bloccato da uno sconosciuto in via Salita Petraro. Ha anche detto di essere stato minacciato con un coltello direttamente puntato alla gola mentre era ancora in sella allo scooter. Ne era nata una colluttazione che non aveva impedito al 32enne di appropriarsi dello scooter e di fuggire. L’allarme subito lanciato al 112 ha permesso a due volanti della Polizia di Stato di fermare il responsabile alle 14.10 in via consolare Pompea nei pressi della rotatoria all’incrocio con l’Annunziata.
Ha quindi provato a sottrarsi all’arresto scagliando lo scooter contro uno degli agenti ferendolo ad un ginocchio. È stato quindi ammanettato e portato in questura. Indosso aveva un documento di identità risultato falso. Durane l’interrogatorio di garanzia davanti alla gip Misale, Brigandì si è avvalso della facoltà di non rispondere.