Con tanto dolore e commozione, la comunità di Patti, questo pomeriggio, si è stretta alla famiglia di Enza Mondello, la giovane donna scomparsa all’età di 48 anni dopo una feroce malattia, rendendole omaggio con l’ultimo saluto.
I funerali si sono svolti nella chiesa di Santa Caterina gremita e, fuori, tante persone sotto l’acqua hanno voluto essere presenti all’esequie.
“Oggi salutiamo il volto di Enza che ha lasciato la vita terrena, affrontando il dolore con serenità, sorridendo sempre e mettendosi a disposizione degli altri -ha detto Padre Giuseppe Lombardo che ha officiato il rito funebre, insieme a Don Leonardo Maimone, Don Dino Lanza e Padre Michel Ranaivo-, ma la sua anima è eterna e resterà eternamente viva nei nostri cuori”.
Nella sua breve vita, Enza si è spesa molto nella città di Patti, a partire dalla sua presenza alle varie attività culturali e artistiche.
Lei che era una artista. Da tanti anni portava la sua arte al centro della vita e messa a disposizione di migliaia di persone, attraverso la composizione e le decorazioni di opere artistiche sculture, realizzate con i palloncini. Enza, infatti, faceva parte del team della catena mondiale Balloon Express, conseguendo negli anni diversi importanti riconoscimenti, e nel 2014, con la sua determinazione, riuscì a far realizzare una manifestazione nazionale, proprio a Patti.
Sempre presente alla realizzazione e alla partecipazione dei carri di carnevale e accoglieva tutto ciò che gli capitasse davanti, sempre con il sorriso tra le labbra.
Chi conosceva Enza, la ricorda come una donna estremamente empatica e con tanta voglia di vivere e nonostante la malattia, era sempre tenace e non ha mai perso il suo sorriso.
All’uscita dalla chiesa, il feretro è stato accompagnato da un lungo applauso. Poi, la banda musicale di Patti ha intonato una marcia funebre e sulla scalinata è stata collocata una composizione artistica di palloncini che raffigurava la Corona del Santo Rosario, realizzata dai colleghi dell’azienda Balloon Express di Napoli e Avellino, e sulle note della la vita è bella, è stata lanciata insieme a 48 palloncini di diversi colori, uno per ogni anno di vita vissuta da Enza.
Un’imprenditrice, se di lavoro si parla, un’attivista instancabile se della sua indole – ci racconta la nostra Daniela Buttò – Enza c’era, per ogni manifestazione, per ogni progetto, per ogni idea rivolta al futuro. Un futuro che le è stato negato troppo presto, ma troppo potente la sua vita per non continuare. Troppe le iniziative da lei sostenute, le collaborazioni con il susseguirsi delle Amministrazioni, con le associazioni, con i privati concittadini. A nessuno sconosciuta, almeno una volta con Enza si è collaborato.
Frizzante, esuberante, imprevedibile. Raggiunto un traguardo, individuale o di gruppo, ne seguiva un altro da costruire a favore di tutta la comunità. Impossibile riassumere i momenti in cui lei si è spesa in prima fila, perché Enza non temeva fallimenti. Un cordoglio trasversale, tutti, tutti soffrono la sua scomparsa. I familiari, gli amici vicini e gli amici lontani, Enza non poteva che chiamare a sé affetto. Sarà lungo il lutto per una perdita così pesante, sarà scoraggiante per la città di Patti ritrovarsi ad allestire qualsiasi festa senza Enza, ma solo finché l’esempio che ha lasciato in eredità non vincerà la tristezza. Grazie di tutto, Enza!