Un nutrito gruppo di associazioni ha diramato una nota intitolata “il nostro 23 maggio”.
A seguito della sentenza di condanna definitiva arrivata lo scorso 15 maggio in Cassazione, per associazione mafiosa, nei confronti di Rosario Pio Cattafi, quattordici sodalizi chiedono alle autorità competenti “che si faccia chiarezza sulla vicenda che lo vede proprietario della splendida baia di Sant’Antonio e la confisca dell’area”.
“Chiedere che quel pezzo di paradiso torni ad essere patrimonio ambientale e paesaggistico di tutti, ci sembra il miglior modo per onorare questo 23 maggio, trasformando il ricordo in rinnovato impegno. L’eredità di Falcone ci invita a non rimanere indifferenti e a non aspettare che altri agiscano al nostro posto, ma ad essere parte attiva del cambiamento”, hanno concluso invitando altri a sottoscrivere il loro appello.