“Non accetteremo convocazioni senza che prima venga costituito l’ufficio di presidenza”. Questa la dura presa di posizione di 15 consiglieri sui 32 che compongono il consiglio comunale di Messina.
L’opposizione oggi in conferenza stampa ha denunciato come a parere loro l’intero consiglio comunale sia “sotto sequestro, ancora una volta Cateno De Luca antepone i suoi interessi a quelli della città”. E alla notizia che sabato 27 è stata convocata una seduta per la surroga del dimissionario Alessandro De Leo a favore di Giuseppe Schepis chiedono che venga incluso il voto per l’ufficio di presidenza.
Hanno trovato la quadra su un nome, che dovrebbe essere quello di Maurizio Croce. Ma l’ago della bilancia sono i due consiglieri del Pd Antonella Russo e Felice Calabrò. “Se facessero l’accordo con De Luca, quello sarebbe un accordo politico. Con noi, invece, sarebbe un accordo tecnico, in nome del buongoverno”. Ma non sembrano essere d’accordo di due piddini che invece hanno più volte ribadito che avrebbero preferito un politico con esperienza alla guida del consiglio comunale.