Il Gip del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, ha rigettato l’istanza avanzata da Daniele Mondello per la restituzione degli effetti personali della moglie Viviana Parisi e del figlioletto Gioele Mondello, scomparsi tragicamente nell’agosto 2020 nelle campagne di Caronia.
La famiglia, rappresentata dagli avvocati Pietro Venuti e Claudio Mondello, aveva chiesto che fossero dissequestrati e restituiti in particolare vestiti e scarpe indossate dalla donna e dal piccolo quel tragico 3 agosto 2020 al fine di consentire ulteriori approfondimenti scientifici da parte di un nuovo medico legale incaricato dalla famiglia stessa.
Secondo il Gip Eugenio Aliquò, che a novembre 2021 aveva firmato il decreto di archiviazione delle indagini sulla tragica morte della mamma e del figlioletto per cui rimase dunque in piedi l’ipotesi dell’omicidio suicidio ad opera della donna, si tratta di reperti «già oggetto di ripetuti e plurimi accertamenti e indagini di tipo scientifico, svolti nel più ampio contraddittorio, duranti i quali la parte ha avuto ampia possibilità di interloquire e presentare le proprie reiterate e anche variegate conclusioni».
Alla famiglia erano già stati consegnati in precedenza altri effetti personali delle vittime, «costituenti oggetto di legittimo e comprensivo ricordo e memoria» ma secondo il Gip l’accogliento della nuova istanza potrebbe invece «legittimare lo svolgimento di nuovi e ulteriori esami di parte in assenza di contraddittorio, determinando il concreto pericolo di dispersione o distruzione dei reperti».
Secondo la famiglia Mondello viene quindi «negata la possibilità al nuovo medico legale di attivarsi nell’esecuzione di indagini scientifiche, fino ad ora mai compiute dai consulenti della procura, facendo venir meno la potenziale riapertura delle indagini a seguito di fatti nuovi o non vagliati all’epoca dei fatti».
Il Gip ha invece acconsentito alla consegna di copia della documentazione clinica di Viviana Parisi acquisita agli atti delle indagini.