“La generosità della sanità siciliana, grazie alla cardiochirurgia pediatrica di Taormina, sta permettendo a Keola, la bambina che abbiamo fatto arrivare dal Burundi, di vivere la sua ‘vita’ grazie ad un intervento chirurgico effettuato nelle scorse ore”.
È quanto affermato il segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro: “Oggi, la DC prende atto con soddisfazione che l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, stia lavorando per chiedere una deroga al Ministero della Sanità per far sì che in Sicilia la cardiochirurgia pediatrica di Taormina possa continuare la sua ‘vita’. Deroga, secondo noi, possibile facendo anche presente al Ministero il reale bacino di utenza della cardiochirurgia pediatrica di Taormina che si estende sia a tutta la Sicilia, ma anche alla Calabria ed oltre. La Democrazia Cristiana farà il possibile affinché il reparto della cardiochirurgia pediatrica di
Taormina possa continuare a dare risposte al territorio siciliano, a quello calabro oltre, costruendo un ponte umanitario che dia speranze anche ai bambini del Burundi”.
“Accogliamo con grande soddisfazione la volontà del governo regionale guidato da Renato Schifani, annunciata dall’assessore Giovanna Volo, di chiedere, così come su nostra richiesta, una deroga al Ministero della Salute per consentire alla Sicilia di avere due Cardiochirurgie pediatriche, mantenendo quindi anche quella di Taormina”.
Lo hanno affermato i deputati del gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia che appunto hanno sollecitato questa decisione con una mozione, primo firmatario Pino Galluzzo, componente della Commissione Sanità. Il gruppo di FdI sottolinea: “Avere due Cardiochirurgie pediatriche nella nostra regione, Palermo e appunto pure Taormina, è certamente una necessità, considerando che quella dell’ospedale San Vincenzo in questi anni ha garantito cure altamente professionali a centinaia di piccoli pazienti non solo della Sicilia ma pure della confinante Calabria. Pertanto non solo va prorogata, ma appunto insieme a quella che riaprirà all’Arnas Civico di Palermo deve diventare un presidio fisso per tutelare il sacrosanto diritto alla salute”.