La Corte di Appello di Messina ha assolto Gino Calcò Labruzzo, 64enne originario di Tortorici, dall’imputazione di estorsione in danno di un anziano di Montalbano Elicona, ipotizzata in relazione all’accaparramento di terreni agricoli di sua proprietà nel territorio del centro montano nebroideo.
Per i fatti contestati, riferiti al 2009, Calcò Labruzzo era stato condannato in primo grado al Tribunale di Barcellona alla pena di nove anni di reclusione. Soddisfazione è stata espressa dal collegio difensivo, composto dagli Avv. Luca Cianferoni del Foro di Roma con la Collega di studio Avv. Giovanna Pizzimenti e, per gli aspetti civilistici della vicenda, dall’Avv. Antonio Papalia del Foro di Palmi.
Gino Calcò Labruzzo, fratello di Salvatore già condannato all’ergastolo insieme ad altri esponenti legati alla famiglia mafiosa dei “Barcellonesi” nell’ambito dell’inchiesta Gotha II, figura tra i condannati in primo grado del processo “Nebrodi” sulle truffe per i terreni agricoli. Nei suoi confronti il collegio del Tribunale di Patti lo scorso 31 ottobre ha disposto la condanna a 10 anni di reclusione.