Aveva finalmente portato a termine la sua gravidanza. Dopo quattro aborti spontanei, lo scorso 27 marzo a Palermo, all’ospedale “Buccheri-La Ferla”, era nata con parto cesareo la piccola Maria Paola.
Dopo l’immensa gioia, però, la disperazione. I dolori al ventre, le dimissioni, la nuova corsa in ospedale a Sant’Agata Militello, il trasferimento all’ospedale di Milazzo, la diagnosi di setticemia in stato avanzato, l’aggravarsi dei parametri vitali e ieri mattina, purtroppo, il decesso.
Elisa Pierangioli, 40enne di origini toscane, nel 2018 aveva sposato il suo Gianni, con cui viveva a Galati Mamertino. La famiglia della donna, residente a Campagnatico, in provincia di Grosseto, adesso è in Sicilia, ma per riavere il corpo di Elisa bisognerà attendere ancora. Il marito della donna, Gianni Bontempo, si è rivolto ai carabinieri per chiedere che emerga la verità su ciò che è successo ad Elisa. Sulla vicenda indaga la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, che ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e l’autopsia sul corpo della donna, che farà luce su eventuali responsabilità.
Il padre di Elisa, Luigi Pierangioli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale d’informazione toscano iltirreno.it: «Finché non incontro mio genero non voglio puntare il dito contro niente e nessuno, ma in ciò che è successo a mia figlia ci sono degli aspetti fondamentali da chiarire. All’ingresso di mia figlia nella struttura – dichiara l’uomo –, le sue condizioni erano buone. L’ospedale le ha certificate e l’operazione sembrava essere riuscita, fin quando alla bambina è stata diagnosticata una infezione che, a quanto ci risulta, si può contrarre solo attraverso un parto naturale. Un’infezione che a mia figlia, quando è entrata in ospedale, non era stata riscontrata; ma che poi è risultata avere», racconta il padre, spiegando che per le due sono iniziate le apposite cure.
Elisa ha poi iniziato a lamentare dolori al ventre, che avrebbe comunicato ai medici della struttura. Poi le dimissioni: «Non è chiaro – precisa il padre –, se mia figlia si sia fatta dimettere oppure se sia stata dimessa». La sera stessa, rientrata a casa, la donna si sente male. Chiama i soccorsi e viene portata all’ospedale di Sant’Agata Militello, prima di essere trasferita al “Fogliani” di Milazzo, dove, grazie ad una Tac mirata, è stata scoperta che era in stato avanzato di setticemia. È stata sottoposta a intervento chirurgico e ricoverata in Rianimazione. Qui, purtroppo, è spirata dopo diversi giorni di ricovero. La bambina, nel frattempo, è migliorata, ma poco più di 20 giorni dal parto, ieri mattina all’alba Elisa Pierangioli è morta.