Vogliono capire perché il 24enne tunisino Aymen Dahech si è tolto la vita in carcere poco dopo l’interrogatorio di garanzia.
Per questo motivo il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e il sostituto Giuseppe Adornato hanno aperto un’inchiesta sul suicidio a Gazzi del 24enne tunisino. Si attendono gli esiti dell’autopsia sul corpo, che è stata affidata al medico legale Elvira Ventura Spagnolo, e gli accertamenti sul luogo del suicidio, per comprendere le modalità e il contesto.
Il ragazzo prima del gesto estremo avrebbe affidato ad un biglietto le scuse alla madre per quanto stava per fare. Il 24enne era stato arrestato lo scorso 11 marzo dalla polizia di Stato intervenuta a Torre Faro, dove l’autista di un autobus Atm aveva soccorso una connazionale del ragazzo che era stata rapinata e sequestrata. La vittima della rapina era riuscita a scappare e aveva fermato l’autobus chiedendo aiuto disperata. In carcere insieme al 24enne, da ordinanza di custodia cautelare siglata dal gip Simona Finocchiaro, erano finiti anche altri due connazionali del ragazzo, una 30enne Awatef Ben Amara e un 18enne Zoubaier Jlidi.