Sarà eseguita oggi, nel pomeriggio, l’autopsia sul corpo di Filippo Milone, 23 anni, il giovane motociclista barcellonese che ha tragicamente perso la vita sulla Provinciale 1 in territorio di Malvagna intorno alle 11 dei domenica scorsa.
L’incarico è stato conferito nella tarda mattinata di ieri al medico legale Giovanni Andò. La famiglia Milone ha nominato un consulente di parte, il medico legale Antonio Messina. La Procura di Messina, allo stato attuale, sta conducendo la sua inchiesta contro ignoti. Dopo l’esame autoptico, che si terrà all’obitorio dell’Ospedale Papardo di Messina, Filippo potrà tornare finalmente nella sua Portosalvo per ricevere l’ultimo abbraccio della gente che gli ha voluto e gli vuole ancora un gran bene. Dei suoi familiari, di quelli che lo hanno visto crescere e di quelli che hanno conosciuto solo per poco tempo. Un tempo comunque sufficiente per comprendere le sue grandi qualità umane, nonostante la giovanissima età.
IL DOLORE SILENZIOSO DI PORTOSALVO
Portosalvo lo aspetta. Questa piccola comunità di una frazione collinare di Barcellona Pozzo di Gotto che, nei momenti difficili, riesce a essere sempre unita e compatta come poche attorno a quel cuore pulsante che è la Parrocchia di San Giovanni Paolo II. È successo anche ieri sera, quando la gente di Portosalvo e gli amici più cari di Filippo si sono stretti attorno a papà Giovanni e mamma Tina e alle sorelle Federica e Sofia che stanno affrontando questo momento straziante con una gigantesca dignità. Come ieri sera, appunto, quando la comunità si è riunita in Chiesa, gremita in ogni angolo, per una Santa Messa in suffragio e una veglia di preghiera profondamente toccante e sentita.
Risuonano ancora le parole di Padre Vincenzo Otera. Mentre domenica scorsa avveniva l’incidente costato la vita a Filippo, in chiesa si proclamava il passo del Vangelo che racconta la morte di Lazzaro con Gesù che piange l’amico. Il sacerdote ha ricordato il carattere gioioso di Filippo che “portava nel cuore la gioia di affermarsi nella vita professionale, familiare e sentimentale”. Ed è vero, come sempre quando una giovane vita viene spezzata nel fiore degli anni, che “la morte è uno schiaffo alle promesse, ai sogni”. Poi, con la voce rotta dalla commozione, il parroco ha ricordato ancora: “Quando avevo bisogno di organizzare qualcosa, chiamavo lui. Gli bastava un messaggino Whatsapp per radunare tutti. Come ci ha radunato stasera”.
E pensare che quel momento di condivisione nel ricordo di un ragazzo splendido è stato organizzato in un batter di ciglio e reso noto poche ore prima attraverso una semplice grafica sulla pagina social della Parrocchia. La gente di Portosalvo ha poi deposto dei lumini attorno alla foto di Filippo. Tanti, tantissimi lumini a rischiarare quel volto luminoso, come sempre, anche in quello scatto. Un volto che continua a splendere “nelle mani di Dio“. La foto incorniciata è stata consegnata, al termine del momento di preghiera, da Padre Vincenzo a mamma Tina. Sono stati attimi profondamente partecipati in attesa di salutare per l’ultima volta Filippo, il cui cuore continuerà per sempre a battere nel cuore di Portosalvo.