Sicilia – Sono stati presentati Mercoledì 29 Marzo, nella prestigiosa “Sala Martorana” di Palazzo Comitini a Palermo, un resoconto e i dati finali del progetto COOPERA, acronimo di COmuni, migliOrano PER Arginare la vulnerabilità, con gli interventi di tutti i partner coinvolti.
L’obiettivo principale del progetto fin da subito è stato quello di potenziare l’offerta dei servizi delle amministrazioni pubbliche, aumentando e rafforzando la loro capacità di gestione e di realizzazione di centri, progetti di accoglienza e di assistenza socio-sanitaria (capacity building), rivolti ai cittadini dei paesi terzi.
Sono stati svariati gli interventi durante l’incontro, che ha visto aprire i lavori al padrone di casa, il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla; il primo cittadino palermitano ha evidenziato l’importanza del coordinamento tra enti pubblici, che si occupano di assistenza e di integrazione di cittadini extracomunitari, e che vede la Città di Palermo fra le più coinvolte a livello nazionale. “Ho constatato una febbrile attività da parte delle pubbliche amministrazioni, nell’ambito del sociale, con l’utilizzo di risorse importanti, ma che non bastano mai – dichiara il Sindaco Lagalla -. Le esigenze e la differenziazione della domanda da parte dell’utenza cambia costantemente. Ecco perché risulta importante la sinergia tra istituzioni, enti locali e l’Università per aggiornare il personale. Ho segnalato che esiste un eccessivo vincolo di destinazione di queste risorse; capita ad esempio che alcune azioni siano considerate sovrastimate, tanto da determinare delle colonie a discapito di altri servizi, per i quali occorre una maggiore disponibilità di risorse, perché quelle che ci sono si rivelano relativamente insufficienti”.
In seguito è intervenuto il Magnifico Rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri, il quale ha sottolineato la partecipazione del mondo universitario e, in particolare, del Polo Universitario di Agrigento, che ha sviluppato un progetto FAD per mediatori culturali, attivo almeno per il prossimo triennio. “Considerando l’importanza dell’inclusione sociale e l’assistenza ai pazienti stranieri, dato che la Sicilia è un Hub del Mediterraneo, – ha spiegato il Rettore palermitano – l’Università di Palermo ha preso parte al progetto con una FAD per i mediatori culturali, che rappresenta una figura centrale nell’accoglienza, in quanto permette il primo approccio con lo straniero”.
Tra gli interventi anche quello del Segretario Generale dell’ANCI Sicilia Mario Alvano, che ha coordinato i tavoli tecnici e i workshop rivolti principalmente alle Amministrazioni Comunali e soprattutto verso gli oltre 100 Comuni della Rete SAI, creando un apposito coordinamento per meglio veicolare le buone pratiche e affrontare le problematiche, riferite alla normativa e agli aspetti burocratici. Secondo il Segretario ANCI il tema della fragilità deve essere la priorità di ogni Comune e va trattato con un’azione coordinata con le altre istituzioni, che passa anzitutto da un rafforzamento del ruolo esercitato dai distretti socio-sanitari.
Poi in rappresentanza delle Aziende Sanitarie di Agrigento, Siracusa e Trapani, che hanno attivato i poliambulatori per cittadini extracomunitari, ha parlato Antonio Sparaco del Centro di salute globale dell’ASP di Trapani e referente del progetto COOPERA. Infine hanno preso la parola anche Angela Errore e Sergio Celano, rispettivamente Responsabile e coordinatore di COOPERA, e Giulia Maggiore, in rappresentanza del CEFPAS, la quale ha illustrato i risultati raggiunti dal corso residenziale e al Training on the job, svoltosi all’interno del progetto.