Studiare sui libri, seguire le lezioni, essere motivato, determinato e dare gli esami. E’ stata questa la ricetta e il leitmotiv del reggino Gennaro Cortese che, alla soglia dei 72esimo anno di età, ha raccolto l’ultimo frutto delle sue fatiche, conseguendo il titolo di dottore magistrale in Servizio sociale e politiche sociali, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali al dipartimento di Scienze cognitive dell’Università di Messina.
Non è mai troppo tardi per fare progetti, anche di una certa consistenza, ed ottenere grandi soddisfazioni. E così Cortese, ex dirigente Telecom di Reggio Calabria, presidente del coordinamento quadri dell’azienda per Calabria e Sicilia e giornalista, in 17 anni, ha conseguito ben sette lauree. Un traguardo importante che segna anche un primato invidiato da tanti.
Un conto in sospeso, quello di Gennaro, con l’università, interrotto pochi anni dopo il diploma da perito industriale, per andare a lavorare in fabbrica a Milano. Dopo aver espletato il servizio militare ad Udine, tra le file dell’esercito, Cortese decide di dedicarsi all’insegnamento scolastico fra Reggio Calabria e Porto Torres in Sardegna, per poi riprendere a lavorare nella società nazionale delle telecomunicazioni. Ma poco prima della pensione, arriva la scintilla che gli fa cambiare i suoi piani e decide di riprendere in mano i libri e iscriversi all’università di Messina.
Il valore della mancanza: crescere senza padre in adolescenza, è stata la tesi discussa da Gennaro, un lavoro dedicato al padre Lorenzo, scomparso quando lui aveva 14 anni. “Con questa ultima laurea – ha detto Gennaro Cortese – ho concluso il mio percorso universitario, dedicandola a mio padre. Prima ho dedicato ogni mia laurea a un nipote affinché potesse rimanere in futuro anche una traccia del loro nonno. Spero di essere di esempio e sprone per tutti gli studenti universitari che alle prime difficoltà abbandonano gli studi”.
E chissà se il primato di Gennaro Cortese, non sia destinato ad incrementarsi ulteriormente.