Nuova manifestazione questa mattina organizzata dai sindacati di Cgil e Uil Messina, Fials, Nursind e Nursing Up, per sollecitare con forza il rilancio complessivo dei servizi sanitari a beneficio dell’utenza dei Nebrodi, a partire dall’ospedale di Sant’Agata.

Sul tavolo non c’è solo l’ipotesi di estensione della convenzione con la fondazione “Giglio” di Cefalù, finita in standby ma a quanto pare sul viale del tramonto dopo le opposizioni proprio dei sindacati, ma ci sono anche i temi storici che riguardano l’ospedale di Sant’Agata Militello. Assunzione di personale medico ed infermieristico necessario a garantire i livelli essenziali di assistenza nelle varie unità operative, attivazione dei posti letto Utic e di quant’altro già previsto dalla rete ospedaliera, oltre all’ormai annosa questione della riapertura del punto nascita chiuso da settembre 2019, le esigenze manifestate dai sindacati che già lo scorso gennaio avevano indetto una assemblea pubblica al castello Gallego con la richiesta di un confronto urgente all’assessore regionale alla salute Giovanna Volo.
Risposta che però non c’è mai stata, sostengono i rappresentanti sindacali, ecco perché hanno voluto ribadire ancora una volta le loro sollecitazioni con il sit in di oggi. Il prossimo step, in caso di ulteriore silenzio istituzionale, sarà quindi la protesta di piazza direttamente a Palermo. Anche la parte politica è stata pungolata dai sindacalisti che hanno invitato i rappresentanti istituzionali del territorio, presenti numerosi sindaci del comprensorio, a prendere una posizione forte. Di seguito le interviste a Ivan Tripodi, segretario della Uil di Messina, Pietro Patti, segretario Cgil Messina, Domenico La Rocca, segretario Fials, alla deputata regionale nonché sindaco di Capri Leone Bernardette Grasso.
A parlare ai nostri microfoni anche Francesco Muschio ed Antonina Immacolata Gurgone, operatori sanitari e rappresentanti della Cisl, sindacato che non figurava tra gli organizzatori della manifestazione.