Tre persone di Mazzarrà Sant’Andrea si trovano agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Sono accusate di detenzione illecita di armi comuni da sparo e clandestine, porto abusivo d’arma e ricettazione. Le misure cautelari sono state notificate dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto.
L’operazione scaturisce dal ferimento di un uomo di origini marocchine nel gennaio 2022. L’uomo era giunto al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Milazzo, accompagnato dai tre indagati, a bordo di un mezzo privato anziché con l’ambulanza del 118. Le persone che lo avevano accompagnato avevano dichiarato che il marocchino era stato attinto da un proiettile vagante, in una zona boschiva, mentre tutti erano impegnati
nella raccolta di verdure selvatiche.
La versione aveva insospettito i Carabinieri che hanno avviato indagini condotte con servizi di osservazione, interventi e pedinamenti, nonché attività tecniche. Sono stati così raccolti elementi che avrebbero consentito documentare che il ferimento dell’uomo era avvenuto sì accidentalmente, ma lo sparo era avvenuto durante una battuta di caccia, condotta dai tre arrestati, con armi illecitamente detenute.
Infatti, con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia, all’esito delle perquisizioni
effettuate presso i domicili degli indagati, i Carabinieri hanno trovato due carabine ad aria compressa, un fucile da caccia e polvere da sparo, illecitamente detenute.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.