Rischia di chiudere i battenti la Sala Bingo di Torrenova, con conseguente perdita del posto di lavoro per una decina di dipendenti. A lanciare l’allarme il titolare della struttura torrenovese, Vittorio Germanotta, che da diversi anni combatte la propria battaglia legale contro aumento del canone concessorio imposto dallo Stato.
Una tariffa unica senza criterio di proporzionalità rispetto a fatturato e dimensioni delle sale. Torrenova, che è la più piccola sala Bingo tra quelle autorizzate in Italia, si trova così a corrispondere lo stesso canone mensile standard di quelle più grandi in città come Roma o Milano. Tassa schizzata dai 2800 euro mensili del 2014 il fino agli 8600 euro imposto con l’ultima finanziaria 2023. “Ciò ha reso ulteriormente antieconomica la nostra attività che invece una giusta e legittima tassa proporzionale ai fatturati avrebbe potuto continuare a garantire”, spiega Germanotta che da fine dicembre non ha ancora riaperto la sala comunicando ai dipendenti che non potranno essere rinnovati i loro contratti.
“Non solo dobbiamo affrontare gli aumenti delle forniture e dei vari costi di gestione, ma con quest’ultima imposizione ci viene sottratto in pratica il 100% del nostro utile”.
Il titolare della sala Bingo di Torrenova dal 2014 ha presentato diversi ricorsi contro il canone fisso che lo Stato ha imposto a seguito della “proroga tecnica” introdotta per l’allineamento temporale delle concessioni in scadenza ai fini della predisposizione del nuovo bando.
Una misura che si protrae però da quasi un decennio, senza possibilità di uscita per i gestori se non quella di abbandonare l’attività o cederla ad operatori economici più grossi.
Dopo il ricorso alla Corte Costituzionale ed al Tar, l’ultima pronuncia è quella del Consiglio di Stato che ha rimesso gli atti alla Corte di Giustizia Europea. Tempi dunque che si dilatano ulteriormente, e spese che si aggiungono, mentre gli stessi dipendenti avevano presentato un esposto alla Procura di Roma e lanciato appelli anche via social per difendere il proprio posto di lavoro