Favorire e incentivare la collaborazione e la cooperazione tra gli Enti locali è uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nino Todaro, che nei giorni scorsi, unitamente ad un delegazione del Comune, si è recato a Livigno per promuovere un’iniziativa di gemellaggio con la città della Valtellina.
Il progetto ha l’obiettivo di spianare la strada a tutta una serie di possibili e successive azioni di condivisione e collaborazione che vanno dalla semplice amicizia e ospitalità, specie tra scuole e associazioni, ad attività di ricerca e studio attraverso cui approfondire la conoscenza sul piano socio-culturale, fino all’instaurazione di legami diretti tra soggetti privati e istituzioni pubbliche, dai quali potrebbero scaturire progetti comuni.
«Torniamo dalla splendida Livigno con tante idee in cantiere e con la soddisfazione di aver creato autentici legami di amicizia. È stata – ha dichiarato il sindaco Nino Todaro – un’importante occasione per confrontarci sulle politiche turistiche e per promuovere il nostro territorio e i nostri prodotti tipici. Ringrazio Giovanni Mazzeo, il sindaco di Livigno Remo Galli e la sua squadra di assessori, i miei assessori Nicola Bartolone e Mario Sidoti, nonché il dirigente dell’Utc Massimiliano Mobilia per il supporto tecnico. Montalbano – ha concluso il primo cittadino – va avanti nella consapevolezza che il confronto è sempre uno strumento straordinario di crescita reciproca».
Di ritorno dal Comune valtellinese, la Giunta municipale ha immediatamente emesso una proposta di deliberazione da sottoporre al Consiglio comunale. L’obiettivo consiste, si evince dall’atto di indirizzo, nel promuovere la formazione di un Comitato di gemellaggio, la cui animazione «sarà assicurata dal protagonismo dei cittadini e delle associazioni». Nel documento si fa anche riferimento alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra i sindaci di Montalbano Elicona e Livigno: atto propedeutico alla formalizzazione dell’atto di gemellaggio da sottoporre al vaglio del Consiglio comunale.