S. Stefano di Camastra – Una grande scritta al centro del Palaceramica: Pace. È stata una domenica di grande riflessione e di grandi emozioni, partenza alle nove in punto, 500 tra bambini, giovani, adulti di diverse comunità parrocchiali tutti e con la voglia di allenarsi per la pace. Ad aprire la giornata la decisa testimonianza di Daniele Villanti, giovane atleta paralimpico di scherma originario di S. Stefano di Camastra che ha messo in luce la forza e la volontà di vivere la propria vita come un dono e l’importanza di fare squadra.
Monsignor Guglielmo Giombanco, che ha presieduto la Santa Messa, ha sottolineato come sia necessario “pacificarsi” per essere costruttori di pace. E dopo la celebrazione un momento dedicato alla promozione di alcuni sport. La “Festa della pace” è stata anche l’occasione per concludere la peregrinatio dell’icona della Beata Armida Barelli, fondatrice della gioventù femminile di Azione Cattolica, un momento dedicato anche al ricordo di monsignor Giovanni Orlando.
Nel pomeriggio una lunga marcia per la pace, tanti giovani hanno attraverso le vie cittadine tra canti, sorrisi e cartelloni per ricordare che anche in un momento di paura e dolore per il mondo, la pace non deve rimanere solo uno slogan ma azione concreta e dovere di tutti, qualsiasi ruolo si rivesta nella società. Nel cuore dei giovani anche il messaggio di pace di Fratel Biagio “Uniti per costruire un mondo migliore”.
“Allenarsi è un verbo che richiama il movimento di ogni muscolo, ma anche del nostro spirito, quindi coinvolge tutta la persona – osserva il presidente diocesano Alessandro Princiotta – e vuol dire anche essere discepoli missionari, come ricorda il nostro Progetto Formativo, perché tutti abbiamo bisogno di ascoltare, di metterci alla scuola dell’Allenatore e di farci missionari e servire”.
Tre vie sottolineate dal parroco di S.Stefano di Camastra don Calogero Calanni, tre vie per la pace: verità, giustizia e fraternità.