Archiviazione. Nessun processo a carico di Angela Aspa, Santa Squaddara, Cristina Del Vecchio e Giuseppe Amalfa, associati o simpatizzanti dell’associazione animalista di Terme Vigliatore, Randagioioso. E’ quanto deciso dal Gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Ai giudici si era rivolto un volontario animalista, sempre di Terme Vigliatore, che si era opposto alla richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero.
I FATTI
Tutto scaturisce dal ritrovamento di alcuni cuccioli di randagi che venivano affidati alle cure del querelante e collocati temporaneamente in una fabbrica di vernici, in attesa di affido. La pubblicazione di un post su Facebook con foto dei piccoli, allo scopo di trovare persone disposte all’adozione, scatenò aspre critiche di altri volontari in merito all’idoneità dei luoghi e sulle modalità di gestione. Le critiche sono state ritenute troppo pesanti, ingiuste. elettive dal volontario, informato dei durissimi commenti a lui rivolti, decise di sporgere querela per diffamazione contro gli autori dei post e dei commenti, affidandosi all’avvocato Attilio Meo.
LA PRIMA ARCHIVIAZIONE
Dopo le prime indagini, la Procura disposte l’archiviazione alla quale il querelante propose opposizione. La Procura ha poi chiesto nuovamente l’archiviazione, trovando una nuova opposizione.
LA DECISIONE FINALE DEL GIP
Quindi, l’udienza davanti al Gip De Marco. Amalfa, Aspa, Del Vecchio e Squaddara, assistiti dagli avvocati Filippo Barbera e Gaetana Cipolla, hanno ottenuto l’archiviazione definitiva del procedimento. Il giudice ha infatti ritenuto che in post e commenti “non si rilevano espressioni esorbitanti il legittimo diritto di critica”. Secondo il giudice, il fatto non integra il reato di diffamazione, ma al più l’ingiuria, ormai depenalizzato.