Una borgata che si veste da Betlemme, incarnando i valori della Natività. A Bafia, frazione di Castroreale, è tornato dopo un decennio circa il Pasturato Itinerante, giunto alla decima edizione. Più di un semplice presepe vivente. Sorrisi, gioia, incontri e condivisione con cibi semplici e buoni, all’insegna dei sapori di un tempo, preparati al momento e offerti ai visitatori.
IL PAESE PRESEPE
Un percorso articolato, ricco di postazioni, figuranti, con le vecchie case che diventano scenario unico, coinvolgente. Dal barbiere, ai giocatori di certe, al panettiere, al pescivendolo, il falegname, il legnaiolo, le ricamatrici e molte altre. Con qualche fuoco acceso qua e là. Fino all’arrivo alla grotta della Natività, con Maria, Giuseppe, il bambino Gesù e due Angeli. Uno splendido scenario per i più grandi, una dolce scoperta per i più piccoli tra le viuzze della costa della bella Bafia.
BUONA LA PRIMA
Ieri il primo appuntamento e subito una cascata di visitatori ha potuto ammirare la cura con cui ciascuna postazione è stata allestita e la dovizia di particolari riservata anche ai costumi dei figuranti. Si replica nei giorni di Capodanno e dell’Epifania. L’evento è stato organizzato dall’Associazioni Pro Bafia Attiva e dall’Associazione Culturale Forum Agenda 18 con la collaborazione dell’ARS, del Comune di Castroreale e l’Unione dei Comuni della Valle del Patrì.
Il 6 GENNAIO LA TRADIZIONE ITINERANTE
Nel giorno dell’Epifania, come l’antica tradizione vuole, il Pasturato diviene itinerante. Ogni pastore si recherà alla Grotta per offrire i doni. Una volta giunti davanti alla Natività, reciterà versi rimati in cantilena che si sono tramandate di generazione in generazione e che ormai fanno parte del DNA socio-culturale e dell’identità storica di Bafia. La Madonna risponderà allo stesso modo. A concludere la manifestazione, sarà la visita dei Re Magi alla Grotta.