Messina – Chiede di sapere se la morte di suo padre poteva in qualche modo essere evitata. Ecco perché ha presentato una denuncia ai carabinieri di Ganzirri chiedendo che vengano accertate eventuali responsabilità nel decesso del padre che era cardiopatico e aveva 70 anni.
Il sostituto procuratore Francesco Lo Gerfo ha aperto un fascicolo sul decesso dell’uomo che è avvenuto il 26 novembre scorso. Ed è stata eseguita l’autopsia da due consulenti, il medico legale Cristina Mondello e lo specialista in cardiologia dott. Michele Giannetto. L’esame irripetibile è stato eseguito alla presenza del perito di parte, il medico legale Caterina Fabbiano, nominato dall’avvocato Corrado Rizzo, che si è riservato di poter indicare in seguito uno specialista in cardiologia. Non risultano al momento iscritti nel registro degli indagati
Tra i quesiti a cui il magistrato ha chiesto che venga data una risposta c’è quello di ricostruire cronologicamente la condotta dei vari medici che si sono approcciati con il paziente, anche in riferimento agli interventi subiti in precedenza e le cure praticate.
L’uomo il mese precedente al decesso era stato operato al cuore e gli era stato messo un pacemaker. Secondo il racconto della figlia, aveva accusato dei problemi dopo l’intervento. E anche il 26 novembre scorso lo avevano accompagnato in ospedale per una visita. Era stato portato in Cardiologia e poi riaccompagnato in pronto soccorso dove poi è morto.