Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere tutti e cinque gli indagati chiamati a comparire oggi
per la prima giornata di interrogatori di garanzia al Tribunale di Patti, dopo l’esecuzione giovedì scorso delle dieci misure cautelari nell’inchiesta in cui si ipotizzano associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta e riciclaggio nella gestione della società della famiglia di Rosario Sidoti, sindaco di Montagnareale.
Sono rimasti in silenzio di fronte al Gip Ugo Domenico Molina, lo stesso Rosario Sidoti, ai domiciliari, ed i quattro familiari raggiunti da divieto per un anno dell’esercizio di attività d’impresa, Antonino Sidoti e Vincenza Milici, Anna Sidoti ed Antonio Napoli.
Mercoledì, dalle ore 10:30 toccherà agli altri cinque raggiunti da interdittiva, Maria e Vincenzina Sidoti, Tindara Federico, Cinzia Blandano ed Irene Sidoti.
Dopo gli interrogatori si andrà verosimilmente al Tribunale del Riesame per la posizione di Rosario Sidoti mentre per gli altri indagati i legali valuteranno dopo l’esame del carteggio.
Difendono gli avvocati Francesco Aurelio Chillemi, Alessandro Pruiti e Ugo Colonna.