Messina – Diciannove luoghi, tantissime esperienze, passeggiate e visite teatralizzate.
Questo in poche parole l’esperienza che offre “Le Vie dei Tesori” che ritorna per il sesto anno nella città dello Stretto. Per la prima volta apriranno le loro porte la Prefettura, l’Archivio di Stato con una mostra sulla città post sisma, l’antichissima abbazia normanna di Mili e le ville liberty. Sarà possibile visitare anche l’antica abbazia di Santa Maria di Mili voluta dal gran Conte Ruggero, tra le più antiche testimonianze normanne in Sicilia.
Diciannove luoghi con numerosi siti inediti, passeggiate alla scoperta della città, ma anche dei dintorni, arrampicandosi sui borghi arroccati come Forza d’Agrò dove troverete una collezione inedita di grandi artisti del ‘900; o scoprendo il ciclo del grano di Fiumedinisi; e altre esperienze che porteranno tra antichi mulini, alla scoperta di collezioni d’arte gioiello, tra i “cocciulari” di Ganzirri o in musei che si “animeranno” per i visitatori.
Le Vie dei Tesori ritorna a Messina per il sesto anno e con un’edizione da ricordare. Si parte sabato 10 settembre e si va avanti per tre weekend, sempre sabato e domenica, fino al 25 settembre.
Dietro il successo de Le vie dei tesori ci sono uomini e donne che hanno lavorato in questi mesi. A cominciare dallo storico Marco Grassi che ha collaborato con la responsabile dell’ iniziativa Laura Anello, Il vice prefetto Cosimo Gambadauro che ha fatto da collante tra le diverse realtà come più volte ricordato dal prefetto Cosima Di Stani durante la conferenza stampa che ha visto la partecipazione del sindaco Federico Basile, il vescovo ausiliare di Messina monsignor Cesare Di Pietro, il delegato del delegato dell’Università di Messina Filippo Grasso, il comandante supporto logistico Marina militare di Messina, il dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale, Stello Vadalà e Nello Domino, responsabile Area Retail Messina di UniCredit. Doveroso il ricordo fatto dai presenti allo scomparso Franz Riccobono.
Interviste a Marco Grassi, Laura Anello, Federico Basile, Cosima Di Stani.