Nunzio Campisi, dell’Antica Filanda, non ha dubbi dopo aver ricevuto una bolletta di quasi 22 mila euro per il consumo energetico del solo mese di luglio. “Se la situazione non cambia ad ottobre staccheremo il contatore per riaccenderlo a giugno”.
Intervistato durante il programma “Cu c’è, c’è” su Radio DOC il noto imprenditore e titolare del ristorante “Antica Filanda” ha dichiarato “Il consumo dell’energia elettrica che cinque anni era di 0,04 € a Kilowatt ed oscillava da questa cifra ad un massimo 0,11 €, adesso è arrivato a 0,54 € a kilowatt. Più del mille per cento di aumento”.
Non nasconde la propria amarezza Campisi. “Nessuno ci viene in aiuto a tutto questo ed è triste. Pensiamo ad ottobre di chiudere l’attività almeno sino a giugno. Questi consumi possono essere accettabili quando c’è un volume di lavoro cospicuo. Abbiamo quasi lo stesso consumo di energia anche quando ci sono pochi clienti e la spesa non diventa più sostenibile. Il grosso del nostro lavoro si svolge dal mese di giugno a settembre, rischiamo così di mandare a casa, dal mese di ottobre, numerosi componenti del personale. Dobbiamo chiudere e staccare, letteralmente, il contatore perché è impossibile andare avanti così”.
Il titolare del noto ristorante – albergo di Capri Leone parla anche di possibili rincari. “Le proiezioni che abbiamo fatto, qualora non ci fosse un interessamento degli organi competenti per fare abbassare questo prezzo, dimostrano che si pagherà circa 300 mila euro l’anno di sola energia elettrica consumata e noi questi utili non li abbiamo, rischiamo il fallimento“. Bisogna anche considerare che facendo “banchettistica” concludiamo i contratti per i matrimoni, ad esempio, l’anno prima e non possiamo prevedere aumenti di questo genere ma, allo stesso tempo, non possiamo chiedere la modifica del prezzo concordato al cliente. Conosciamo il territorio e sappiamo di vivere in un posto a bassa reddito ed i margini di guadagno sono sempre ridotti. Se salta uno dei parametri di spesa lavoriamo per non guadagnare e diventa insostenibile così. “La vedo nera per il futuro. Si prospetta un ulteriore aumento del costo dell’energia nel mese di agosto. Inoltre lo Stato ha tolto le accise in questo periodo ma torneranno a settembre. Queste influiscono dal 30% al 40% sull’importo finale e rischiamo di pagare bollette da 50 mila euro al mese”.
Tra gli imprenditori colpiti dal caro bollette (16 mila euro per il solo mese di luglio 2022) anche Franco Giulio dell’omonima pasticceria del centro di Capo d’Orlando. Il figlio Giulio, sempre intervistato a Radio DOC ha dichiarato che: “La cosa più scandalosa è il silenzio politico sulla vicenda. Nessuno prende posizione in questa battaglia e siamo da soli non sapendo come combatterla. Abbiamo difficoltà a pagare le spese e l’aumento del costo dell’energia ci metterà in ginocchio“.
“Chiunque ha un’attività commerciale deve affrontare questo problema. Adesso arriverà quella di agosto e non credo che ci saranno sconti. Pagare 30 mila euro di bollette in due mesi vendendo granite a 3,50€ diventa impossibile. E’ un gioco al massacro che ci porterà tutti alla chiusura” conclude Alberto Giulio.