Oliveri – «Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti». Questa frase del Libro “La Luna e i falò” di Cesare Pavese è alla base del pensiero che – dal 31 luglio al 7 agosto – ha probabilmente animato lo spirito di appartenenza di quanti si sono ritrovati tra il Parco Urbano di Tonnarella e la piazza e le vie centrali di Oliveri.
Le Oliveriadi hanno messo in campo sensazioni bellissime, orgoglio, voglia di fare per il proprio paese tra i partecipanti di tutti i Comuni in gara. “Quante volte ci siamo chiesti: “Ma sarà ancora uguale? Non è che la gente non verrà? Si sarà rotta la magia delle Oliveriadi?” e quando abbiamo visto così tante persone abbiamo capito che no, non si era rotto nulla. Anzi.Ci siamo sentiti attesi. Aspettati – scrive Valentina Bertino – Non ci siamo mai sentiti soli. Mai. Ed eravamo ancora lì tutti insieme dopo due anni tragici con il nodo alla gola. Ed è stato bello non sentirsi soli nemmeno lì, ma sentire che ognuno portava le sue fatiche, i suoi lutti, le sue paure e le abbiamo condivise tutti insieme in quello che sì, lo possiamo dire ora, sono state le Oliveriadi della “rinascita”, della “ripartenza” e della “fratellanza”. Ci siamo sentiti attesi ed è stato bello ritrovarvi, tutti, in un grande ed enorme abbraccio. Queste sono state le Oliveriadi. Un dolce abbraccio.”
E’ stata una quinta edizione ricca di colori, sorrisi, spensieratezza, ironia, agonismo. “Alla storia noi diamo questo: ha vinto Oliveri davanti a Librizzi, Furnari, Falcone e Basicò – prosegue – Ad Oliveri sono andati il premio “Pasquale Calabrò” e il premio “Andrea Sidoti” a Basicò è andato il premio “Fair Play”. La sesta edizione delle Oliveriadi si svolgerà a Basicò.
“Grazie a tutti i sindaci che in questi anni ci sono stati – spiega ancora Valentina Bertino – Senza la loro pazienza le Oliveriadi sarebbero state una scatola vuota. Grazie ai capi squadra, senza il loro impegno le Oliveriadi sarebbero state una scatola vuota. Grazie a chi negli anni precedenti ci ha supportato e sopportato, senza il loro sostegno le Oliveriadi sarebbero state una scatola vuota. Grazie a chi continua a esserci nonostante tutto, senza il loro impegno e il loro sostegno le Oliveriadi sarebbero state una scatola vuota. Grazie ai ragazzi di tutte le squadre. Uomini, donne, ragazzi, bambini, anziani, un po’ bianchi e un po’ neri, che assieme hanno urlato, tirato, saltato, cantato, tifato, corso e inventato, senza la loro passione le Oliveriadi sarebbero state una scatola vuota. Dopo due anni di restrizioni, noi, siamo ripartiti da quella scatola vuota, ideata nel 2016, con la certezza che ci ha sempre accompagnato negli anni che dall’amore nasce amore”.
Un sentito grazie è stato poi espresso alle attività commerciali e imprenditoriali che hanno dato il loro contributo all’evento, alle Amministrazioni Comunali di Oliveri e Furnari per aver patrocinato l’iniziativa, ai Comuni di Basicò, Falcone e Librizzi per aver accettato l’invito a partecipate Oliveriadi, al Comune di San Piero Patti che alla fine non è riuscito ad essere in gara, al corpo dei vigili Urbani di Furnari e Oliveri, alla Protezione Civile.