Venetico – Una ferita ancora aperta, un dolore che non può essere cancellato o lenito. Venetico ha reso omaggio a Viviana Parisi e Gioele Mondello, a due anni da quel maledettissimo 3 agosto 2020, quando hanno perso la vita in quel bosco di Caronia.
Un silenzio religioso, squarciato soltanto dalle note di “Ovunque sarai”. Le immagini di Viviana, Gioele e Daniele proiettate in Piazza delle Grazie a Venetico Marina. Le candele che illuminavano il buio lasciato dalla loro dipartita. Una cerimonia semplice e raccolta quella organizzata ieri sera da Daniele Mondello. Prima la Messa officiata da Don Cleto D’Agostino. Poi la fiaccolata in piazza.
Non trova pace Daniele da quel giorno in cui la sua vita è cambiata per sempre ma. “Noi eravamo sempre insieme, qualunque cosa facevamo, la facevamo insieme. Il mio ricordo più bello con Viviana e Gioele è l’ultimo giorno che abbiamo passato a Patti. Quella è stata l’ultima giornata più bella insieme. Poi c’è tutto il resto che abbiamo fatto in 17 anni di matrimonio.” racconta a 98zero. “Alle persone qui presenti oggi vorrei dire di non abbandonarmi, di darmi sempre supporto, come stanno facendo sia la gente di Venetico che tutta Messina, ma anche tutta l’Italia, compreso chi mi dimostra vicinanza tramite i social.”
Daniele è pronto a continuare la sua battaglia alla ricerca di quella verità assoluta su cosa sia successo a Caronia: “Viviana e Gioele erano una mamma bellissima e un bambino bello e vivace. Io andrò avanti finché non trovo la verità perché voglio sapere cosa sia successo veramente a mia moglie e mio figlio.”
Ai nostri microfoni anche l‘avvocato di famiglia, Claudio Mondello che preferisce mantenere il riserbo su quanto in questi mesi sta facendo la famiglia. “Posso dire che non ci siamo fermati -afferma- e che stiamo continuando una serie di accertamenti, alcuni dei quali ci hanno dato conforto rispetto ad alcune istanze che abbiamo già rappresentato però sia in senso all’opposizione, sia in seno alle memorie di epoca successiva. La ferita di Caronia è una ferita che sanguina ancora oggi nel cuore della famiglia Mondello, che sanguina nel cuore degli italiani ed è una ferita che non può placarsi con un’accettazione passiva di una delle tante storielle che ci hanno raccontato in questi mesi. È una ferita che pretende giustizia e verità.”
Alla fiaccolata erano presenti, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, gli assessori Tiziana Alesci e Carmelo Giunto. Venetico si è stretta attorno a Daniele, dimostrando ancora una volta quanto Viviana e il piccolo Gioele siano rimasti nel cuore della cittadina.