Erano stati condannati in primo grado per truffa a sei mesi di reclusione ciascuno, multa e pagamento delle spese processuali. La Corte d’Appello ha invece assolto i due imputati perché il fatto non sussiste.
I fatti si riferiscono ad una denuncia presentata nel 2017 nei confronti di un uomo di 44 anni ed una donna di 41, accusati, secondo il capo d’imputazione, di essersi impossessati di 17.700 euro frutto di canoni mensili di locazione versati da un uomo che aveva in affitto un immobile di proprietà di una impresso dove i due imputati lavoravano.
La Corte d’Appello di Messina, accogliendo la tesi difensiva degli appellanti rappresentati dall’Avv. Salvatore Cipriano, cassando la sentenza del giudizio di primo grado emessa dal Tribunale di Patti, ha assolto con formula piena i due brolesi confutando l’assunto accusatorio ovvero la correttezza dell’operato dei due imputati.
Secondo la difesa i due avrebbero dimostrato di aver riscosso, come incaricati, soltanto alcune mensilità d’affitto consegnando l’incasso con tempestiva correttezza all’ufficio amministrativo della società di cui erano dipendenti.