San Filippo del Mela – Dopo il via libera del Tar all’impianto di trattamento dei rifiuti che A2A aveva progettato a San Filippo del Mela, tante le reazioni. Punto comune per tutti il fatto che la Sicilia ha bisogno di soluzioni pratiche per lo smaltimento dei rifiuti e questo impianto può rappresentare un primo passo.
Noi di 98zero abbiamo sentito innanzitutto il Sindaco di San Filippo del Mela Avv. Gianni Pino. Il Primo Cittadino focalizza l’attenzione sul problema rifiuti e, proprio per aiutare a risulvere tali problematiche, si dichiara favorevole all’impianto se conforme alla norma. “È arrivato il si dei giudici amministrativi alla realizzazione di un impianto -ha dichiarato a 98zero il Sindaco Gianni Pino – a cui aveva detto si sostanzialmente tutto il territorio. Successivamente la commissione Via l’aveva bocciato, nonostante si trattasse di un’opera che è importante per la risoluzione delle problematiche connesse allo smaltimento dei rifiuti. Problema che sta affliggendo l’intera isola. Adesso i giudici hanno detto si. Ora noi aspettiamo per vedere cosa succederà successivamente. Io mi auguro, se l’impianto è conforme a norma e non ci sono problemi, che venga realizzato e che aiuti a risolvere il problema dei rifiuti e sopratutto ad abbattere i costi della TARI che in questo momento nella nostra Regione sono altissimi. Infatti questi costi non possono più essere sostenuti dai cittadini e stanno diventando un problema anche per il bilancio dei comuni che in assenza di incasso di tari per l’esosità della spesa hanno dei problemi a fare quadrare il bilancio. È secondo me un provvedimento importante che la commissione specifica della Regione dovrà adeguatamente valutare e attuare. Non sono abituato a commentare le sentenze, questa ritengo che per il territorio sia importante.”
“Spero che adesso la Regione, -aggiunge – in particolare la commissione preposta, sblocchi anche l’iter relativo alla realizzazione dell’impianto di Mazzarrà Sant’Andrea, analogo a questo. È importante che vengano realizzati impianti, perchè senza impianti non riusciamo a smaltire i nostri rifiuti che devono essere portati in discarica, quando va bene qui in Sicilia perché se va male li dobbiamo portare fuori Sicilia con spese a carico di tutti i cittadini.”
Esultanza in casa Legambiente Sicilia dove il Presidente Gianfranco Zanna ha accolto con favore la sentenza del TAR Sicilia che accolto il ricorso di A2a Energie Future contro i pareri negativi di Commissione VIA VAS e dell’ARTA alla realizzazione dell’impianto di biodigestione anerobica a San Filippo del Mela. “È un’ottima notizia – ha commentato – per chi vuole davvero affrontare e risolvere il problema dei rifiuti in Sicilia. Solo così chiuderemo le discariche e impediremo la realizzazione degli inceneritori. Ci auguriamo – conclude Zanna– che adesso si acceleri nella valutazione delle procedure di Via e nel rilascio delle autorizzazioni per quegli impianti a servizio della raccolta differenziata e veramente utili per il riciclo e l’economia circolare”.
“Purtroppo, la mancanza di impianti per il trattamento della FORSU e del riciclo in generale in tutto il territorio siciliano – dichiara Tommaso Castronovo responsabile rifiuti ed Economia circolare di Legambiente Sicilia – è un dato di fatto che insieme ai Sindaci denunciamo da diversi anni. Eppure, i progetti pubblici e privati in fase autorizzativa non mancano, ma i tempi della loro istruttoria, quando non si concludono con pareri negativi come nel caso dell’impianto di San Filippo del Mela, sono inadeguati anche rispetto all’impegno di centinaia di comuni e milioni di cittadini siciliani nell’aumentare la raccolta differenziata”.
Dalla presentazione del progetto ad oggi sono trascorsi più di 3 anni. Quello che dovrebbe nascere a San Filippo è un impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) pari a 75.000 t/a con produzione di biometano da immettere in rete e compost per gli usi agricoli/florovivaistici. Impianto da realizzare all’interno dell’attuale centrale termoelettrica nel Comune di San Filippo del Mela (ME) e che, nei progetti di A2a, nei prossimi anni sarà destinata ad una riconversione ecosostenibile.
Ad oggi, la provincia di Messina è sprovvista di qualsiasi impianto di trattamento e valorizzazione dell’organico – la frazione più consistente prodotta dalla raccolta differenziata – costringendo i comuni messinesi a sobbarcarsi costi insopportabili, a volte anche oltre i 300€ a tonnellata, per poterli conferire in impianti fuori dalla regione.