San Filippo del Mela – Una svolta per il progetto che A2A aveva presentato nel lontano dicembre 2019. Si trattava di un impianto a biometano di elevata tecnologia, che aveva come fine il recupero della frazione organica derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti. Il prodotto era un gas naturale, che poteva essere utilizzato come fonte rinnovabile (qui la notizia del 2019).
Cosa è successo oggi? Abbiamo una sentenza del Tar di Palermo che sblocca la realizzazione di questo impianto. I giudici del Tar del capoluogo hanno quindi accolto il ricorso di A2A, annullando il no che c’era stato da parte dell’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente. La realizzazione dell’impianto aveva visto anche il parere negativo della Commissione Tecnica specialistica dell’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente (qui l’articolo del gennaio 2021).
“Non sussistono ostacoli alla realizzazione dell’impianto privato” scrivono i giudici che fanno riferimento ad un nulla osta rilasciato in seno a una nota della Società di Regolamentazione dei Rifiuti (SRR) di chiarimento datata al gennaio dello scorso anno. Mentre in un primo momento la SRR (nel marzo 2020) sembrava aver escluso la fattibilità dell’impianto in quanto nel piano d’ambito, c’era previsto un un impianto di recupero nel Comune di Monforte San Giorgio, con la seconda nota di chiarimento (datata a gennaio 2021), ha rilasciato il proprio nulla osta per la realizzazione dell’impianto.
“La SRR, con la prima nota del 10 marzo 2020, -scrivono i giudici- pareva avere escluso la fattibilità dell’impianto in considerazione della previsione, nel piano d’ambito, di un impianto di recupero nel Comune di Monforte San Giorgio; con la seconda nota del 22 gennaio 2021, di chiarimento reso su apposita istanza della ricorrente – acquisita dalla CTS, seppure formalmente al di fuori dell’iter avviato dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente – ha ritenuto che “la propria pianificazione d’ambito non osta al rilascio del provvedimento di autorizzazione sull’infrastruttura in questione da parte dell’Autorità regionale competente; conseguentemente, essa potrebbe essere annoverata quale ulteriore struttura impiantistica distinta da quella facente parte della pianificazione d’ambito i cui conferitori, in qualità anche di Soggetto produttore del rifiuto, vi potranno aderire in conformità alle modalità di regolamentazione contrattuale previste dalla vigente normativa sui contratti pubblici.”
Secondo i giudici del Tar, il Cts non ha tenuto conto della seconda nota della SRR.
“Le note adottate dalla SRR -scrivono -possano essere interpretate, organicamente e nel loro complesso, nel senso che non sussistono ostacoli alla realizzazione dell’impianto privato, tenuto conto del resto sia dall’esplicito nulla osta rilasciato in seno alla nota di chiarimento del 22 gennaio 2021; sia, della circostanza per cui la CTS, nel rendere il parere negativo finale, non ha comunque tenuto conto di quanto esposto dalla SRR con la suddetta nota, la quale – sebbene resa su specifica richiesta della ricorrente – si pone sostanzialmente in una linea di continuità (e di chiarimento) rispetto alla precedente nota del 13 marzo 2020. E, d’altro canto, la circostanza (obiettiva) che l’impianto privato non sia previsto nella pianificazione d’ambito non rappresenta di per sé un fattore ostativo rispetto alla stessa pianificazione, e compete alla SRR la valutazione in ordine alla possibile interferenza del nuovo impianto con l’impiantistica pubblica eventualmente già in funzione, nell’ottica dell’autosufficienza di tale impiantistica; circostanza che, nel caso in esame, non risulta.”
L’impianto quindi si può fare. Il progetto di A2A mira alla costruzione di un impianto ad elevata tecnologia che risolverebbe non pochi problemi. Il prodotto finale infatti, attraverso il trattamento della frazione organica derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti, sarebbe un gas naturale utilizzato come fonte rinnovabile e un compost certificato che potrebbe esse utilizzato come fertilizzante in agricoltura. E nella Valle e nella Milazzo florovivaistica non sarebbe cosa da poco.