San Pier Niceto – Momenti di fede e comunità hanno caratterizzato la XXV edizione dell’Infiorata artistica del Corpus Domini di San Pier Niceto. Una edizione simbolica perché materialmente non c’è stato il tempo di organizzare di più. Eppure la voglia di rimettersi in gioco è stata tanta: parola chiave fare comunità, dopo i due anni di stop forzato dovuto alla pandemia.
Due tappeti d’apertura, realizzati nel tratto di Corso Italia che si trova davanti a Piazza Luigi Certo. I maestri infioratori di San Pier Niceto, capitanati dal dott. Giuseppe Donia hanno intrecciato, sabato mattina, motivi floreali e barocchi realizzando quel tappeto che da venticinque anni rende lode a Cristo Eucarestia.
Dopo due anni di stop forzato San Pier Niceto ha vissuto la sua prima processione, che non poteva non essere quella del Corpus Domini, una delle più importanti come ha detto il parroco Francesco De Domenico. Tanta l’emozione negli occhi dei fedeli che finalmente, dopo due anni, hanno potuto vedere nuovamente le strade piene di quella fede che da secoli appartiene al piccolo borgo sampietrese.
I balconi adornati di coperte finemente ricamate, fiori e piante. Al passaggio di Cristo Eucarestia il più classico dei gesti: rosmarino, foglie di arancio e petali di fiori, gettati per rendere lode a quel momento così sacro.
Una semplicità disarmante, spezzata solo dall’emozione tangibile negli occhi di chi, per due anni, ha aspettato con intrepida pazienza che le campane tornassero a suonare a festa. E poi le melodie regalate dalla banda musicale, cuore e vita di ogni festa paesana che si rispetti.
Ai microfoni di 98zero il neo Sindaco di San Pier Niceto, avv. Domenico Nastasi e il neo assessore maestro Giuseppe Ruggeri, hanno raccontato i dettagli di questa due giorni.