I consiglieri comunali Gaetano Scaffidi, Irene Ricciardello, Marisa Bonina e Carlo Miracola, in una nota stampa, chiedono ufficialmente le dimissioni dell’Assessore ai servizi sociali del Comune di Brolo Tindara Fioravanti.
A scatenare la richiesta dell’opposizione consiliare è stata una dichiarazione dello stesso Assessore nel corso del Consiglio Comunale di martedì scorso. Tindara Fioravanti ha infatti affermato, in risposta a chi aveva sollevato un certo ritardo nell’apertura della spiaggia per le persone con disabilità, che “Non penso che il disabile vada al mare anche a giugno”.
La frase pronunciata dall’Assessore ai servizi sociali, estrapolata da un discorso evidentemente più ampio, è stata anche allegata con un video della durata di 12 secondi alla nota stampa e che vi proponiamo di seguito.
Ecco la nota stampa integrale degli assessori Gaetano Scaffidi, Irene Ricciardello, Marisa Bonina e Carlo Miracola
Oggetto: Discriminazione verso le persone diversamente abili da parte dell’assessore ai servizi sociali del Comune di Brolo Tindara Fioravanti (ME). Richiesta di dimissioni.
Martedì scorso, nell’aula consiliare, durante la discussione sul bilancio previsionale 2022/20024, siamo stati spettatori sbigottiti di un’affermazione veramente indecente e inaccettabile da parte dell’assessore ai servizi sociali del Comune di Brolo Tindara Fioravanti.
La quale, mentre si discuteva sulla tempistica dell’apertura della spiaggia riservata alle persone con disabilità, e per giustificare la decisione dell’amministrazione comunale di aprire questa spiaggia solamente da luglio, ha avuto l’impudenza di dichiarare: “NON PENSO CHE Il DISABILE VADA AL MARE ANCHE A GIUGNO”.
Riteniamo che questa discriminazione, fatte oltretutto da un assessore ai servizi sociali, nei confronti delle fasce più deboli della popolazione non sia minimamente tollerabile.
Chi ricopre una carica pubblica non può permettersi di fare determinate affermazioni.
Quella inaccettabile frase, infatti, non lascia adito ad alcuna interpretazione.
Respingiamo al mittente, quindi, i tentativi da parte dell’assessore Fioravanti di sviare dalle sue responsabilità. Ci aspettiamo piuttosto che l’assessore faccia le uniche due cose possibili dopo quanto avvenuto:
1) Chieda scusa a tutte le persone che vivono le difficoltà quotidiane della disabilità e anche alle loro famiglie.
2) Si assuma la responsabilità delle sue azioni e rassegni immediatamente le opportune e doverose dimissioni.